FINALMENTE UNO SPAZIO DEDICATO ALLE DUNE BUGGY COME SI FACEVANO UNA VOLTA. HERE IS A SPACE FOR TELLING STORIES ABOUT DUNE BUGGIES AS THEY WERE BUILT IN THEIR GLORY DAYS.
venerdì 21 gennaio 2011
MANX 2 NUMBER 11: A STORY FROM PAT PETERS. MANX 2 NUMERO 11. UNA STORIA RACCONTATA DA PAT PETERS
Net surfing i came accross some pictures i particularly liked. They showed a very old manx, probably one of the firsts after Bruce Meyers decision to use shortened vw pan rather than the monocoque. Pics were posted in a private blog, so i decided to contact the master.
I found an enthusiast person who told me the whole story of that Manx, with lot of interesting pictures.
I THINK THAT THIS CAR IS A VERY SIMPLE AND EASY DUNE BUGGY, THAT SHOULD BE TAKEN AS EXAMPLE TO THINK NEW PROJECTS OF VINTAGE BUGGIES OF NOWADAYS. IT'S JUST CLEAN AND SMART, AND, I CAN BET VERY FUN!
this is what Pat Peters wrote to me about his car:
"It was 1964. I bought a Meyers Manx kit from Bruce Meyers himself. Supposedly the 11th one made.
Right in his garage. I searched around and scored a 1962 Bug from a wrecking yard.
They thought I was nuts because I didn't want any of the body.
I then had the floor pan shortened 14 and a half inches. For the next few months I stayed very busy figuring
out where everything was to go and bolting it together. What an experience. It took quite a few trips to the junkyard
looking for more parts , nuts, bolts, tail lights and parking lights etc.
Picked up some cherry Austin Healy Sprite seats.Welded them to the VW seat rails. Had them tucked and rolled.
Really sharp.
The 62 VW engine didn't last long. The first trip to the dunes fried that baby.
Found a 66 1300cc motor with only 100 miles on it. Put bigger bore pistons and cylinders on it. Now It was a 1500.
Added a special cam and hydraulic lifters. Never had to adjust the valves for 25 years. Went through 3 or 4 carbs.
The best by far was the Zenith 2 barrel.
Had a tractor air-cleaner on the rear seat area with a fat hose to the carb. Worked great.
We went dune racing, on hill climbs and all kinds of trips to the deserts. Glamis California
to Florence Oregon.
I had 13 inch front wheels from a corvair with VW hubs welded in. Rear wheels 10 x 15
1100 tractor tires that I cross grooved the tread. It could go darn near anywhere.
I made use of the stock gas tank and also had an 11 gallon rear tank for long hauls
and spare gas for my dirt bike buds.
We never had any problems, all 12 volt except the starter...and it lasted forever.
Street legal but only amassed around 10 thousand miles in all those years.
Pete Peters" Thank you Pat for your kindness and for sharing a part of your life with me and my readers.
Navigando in internet ho trovato in un blog privato un paio di foto che ritraevano una Manx molto interessante. Si trattava di un esemplare molto vecchio, probabilmente uno dei primi costruiti dopo la decisione di Bruce Meyers di passare al telaio vw accorciato, in ruolo del telaio monoscocca con struttura tubolare annegata nella vetroresina. Questa soluzione era finissima e molto efficace, ma anche costosa a tal punto da essere ostacolo invalicabile alla diffusione su larga scala della Manx. Dopo le prime dodici vetture la Manx divenne Manx2 ed il telaio monoscocca venne abbandonato. Per ritornare alla nostra storia, essendo le foto contenute in un blog privato, mi sono azzardato a contattare il proprietario. Ho ricevuto la risposta di un vero appassionato, cordiale ed affabile, Pat Peters. Pat ha accettato di scrivere per me la sua storia, affinche' io la pubblicassi sul mio blog.
PENSO CHE QUESTA MACCHINA SIA DAVVERO MOLTO SEMPLICE ED ELEGANTE, E CHE DOVREBBE ESSERE PRESA AD ESEMPIO DA QUANTI SI ACCINGESSERO A COSTRUIRE UNA DUNE BUGGY VINTAGE OGGI.
ecco come Pat riassume la sua vita con la Manx, che si e' rivelata essere la numero 11 della seconda serie:
" Correva l'anno 1964. Comperai un kit Manx da Bruce Meyers in persona, che a quel tempo lavorava ancora nel suo garage. Presumo fosse l'undicesima scocca prodotta.
Mi guardai un po' in giro e trovai un Maggiolino del '62 da un demolitore, che mi prese per matto, perche' rifiutai tutta la carrozzeria.
Quindi accorciai il pianale di 14 pollici e mezzo. Nei mesi successivi fui molto impegnato ad immaginare e rimontare il tutto. Che esperienza!! Inutile dire che tornai dal demolitore molto di frequente per cercare le parti mancanti: bulloni, fanalini, frecce ecc. Presi anche dei bellissimi sedili da una Austin Healey Sprite, li saldai alle guide originali Volkswagen. li feci imbottire e ricoprire. Erano perfetti.
Il motore del 1962 non duro' molto. Una gita tra le dune ed il bimbo ando' arrosto!
Trovai allora un motore 1300 del 1966 con solo cento miglia all'attivo. Montai canne e pistoni con alesaggio maggiorato e lo feci diventare un 1500.
Aggiunsi poi degli speciali bicchierini idraulici alla distribuzione. Non registrai mai le valvole per 25 anni!
Cambiai 3 o 4 carburatori. Lo Zenith a doppio corpo si rivelo' il migliore.
Montai un filtro dell'aria da trattore al posto del sedile posteriore, con un grosso manicotto per collegarlo al carburatore: funzionava divinamente.
Montai sull'asse anteriore dei cerchioni autocostrutiti saldando la flangia Vw al canale da 13 pollici della Corvair.
Sull'asse posteriore adottai dei penuamtici da Trattore 10x15. Ne Intagliai personalmente il battistrada. Ora potevo arrivare dannatamente dappertutto!!!
Andammo a correre sulle dune, ci dedicammo all'hillclimbing e ad ogni genere di gita nel deserto. Da Glamis in California fino a Florence nell'Oregon.
Usavo il serbatoio originale e ne montai uno aggiuntivo nella parte posteriore, da 11 galloni, per le lunghe esplorazioni e per rifornire le moto da cross dei miei amici.
L'impianto elettrico fu aggiornato a 12 volt, eccettuato il motorino d'avviamento, che rimase a 6volt, e che duro' per sempre. La macchiena fu regolarmente immatricolata ma totalizzo' solo 10.000 miglia di percorrenza in tutti quegli anni.
Pat Peters." Un grazie a Pat per aver condiviso con me ed i miei lettori un pezzo della sua vita.
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